AIKIDO

l’AIKIDO (合氣道) è un’arte marziale tradizionale giapponese.
E’ stata codificato tra gli anni ’30 e gli anni ’40 del secolo scorso dove assunse la sua veste definitiva per opera del suo Fondatore Morihei Ueshiba, ma le sue origini attingono dalle antiche scuole tradizionali dell’alto medio evo giapponese.
Il Fondatore fuse il meglio di queste scuole modellandolo secondo una legge di amore e comprensione attraverso tecniche non finalizzate a ferire o uccidere l’aggressore ma a condurlo in una spirale di compassione, coinvolgimento, armonizzazione, con l’intento di fargli capire che non deve aggredire; che la sua violenza non ha ragion d’essere perché siamo complementari. La quinta essenza, l’elite del Bushido.

L’Aikido infatti differisce nella pratica da altre arti marziali in quanto è unicamente un’arte di difesa personale. Non sono presenti movimenti di attacco e questo riflette quelli che sono i suoi principi etici e filosofici. Nell’aikido si enfatizza la crescita spirituale dell’individuo attraverso l’acquisizione dell’abilità nel difendersi, portando ad una risoluzione non violenta dei conflitti. Ma sarebbe inesatto pensare alla tecnica dell’Aikido come inefficace o non rigorosa. L’Aikido praticato nel modo tradizionale del Fondatore funziona sempre e con tutti, grazie alla perfezione delle sue tecniche sia da un punto di vista fisico che della fisica.

La forte valenza spirituale dell’Aikido la si evince dai tre kanji che lo compongono. Può essere tradotto come “Via dell’armonia dello spirito”.
“Do” significa Via. “Ki” è come dire Chi o Prana, ovvero l’energia dell’universo, o le leggi dell’universo. E “Ai” significa armonia e amore, quindi una traduzione più letterale potrebbe essere “la Via dell’armonizzazione dell’amore verso le leggi dell’universo”.

Fine ultimo dell’Aikido è quello di trasformare l’aggressione in amicizia; il conflitto in armonia; vedere il prossimo come essere complementare (come il bianco e il nero, lo yin e lo yang del taoismo). Una sorta di coniunctio oppositorum, l’unione degli opposti in un tutt’uno armonico.